giovedì 29 maggio 2014

Elm street chiude i battenti

Salve a tutti, amici bloggers, vi sarete accordi che sono un po' di giorni che non posto più una rece, ebbene non posto più nulla perchè ho deciso di chiudere il blog, o meglio di lasciare la blogsfera, ora cercherò di spiegare il perchè.
Dunque io pur usando internet con discreta frequenza non ho mai amato i social network, non ho MAI avuto cagate come facebook, twitter, istagram e vaccate varie, anni fa avevo myspace ma lo chiusi dopo pochissimo, avevo messanger, ma tolsi anche quello in breve tempo.
Gli unici social che ho frequentato per molto tempo sono stati i forum sul cinema, grazie ai quali ho conoscito persone fantastiche, alcune delle quali ho ri-incontrato, con mio enorme piacere nella blogsfera, però, ahimè, all'interno dei forum c'erano anche i cosidetti haters, che io personalmente non sopporto, ovvero coloro che non solo stroncano tutto ciò che vedono, che ti trattano con sufficenza se a te piace una cosa che non piace a loro, ma che hanno un atteggiamento ultrà stile genny a carogna nei confronti di registi/attori/artisti che non amano e non si limitano agli sfottò, che ci stanno benissimo, che cavolo mica deve sempre piacere tutto, ma che veramente non perdono occasione per insultare pesantemente e in maniera gratuita un qualunque artista arrivando a volte ad augurargli anche cose piuttosto brutte, ora io non voglio fare il moralista, c'è gente che il male lo merita e faccio sempre l'esempio dei nostri "cari" politici ai quali non dico cosa auguro perchè potrei essere arrestato o ancora i crimianli, chi fa del male agli altri ecc... questa gentaglia quì merita tutto il male possibile, ma un regista, attore, attrice, cantante, doppiatore, insomma chiunque faccia il suo lavoro bello o pessimo che sia non merita cose di questo tipo e lo ripeto, per quanto possa far cagare, io stesso ho i miei registi/attori/cantnati che non sfango e quando capita la battutina o lo sfottò la faccio senza problemi, se devo stroncare un film che non mi piace, lo faccio senza problemi ed è giustissimo, i gusti sono sacri e su questo non discuto, ma appunto tocca fermarsi li, si parla di cinema o musica quindi di gente che fa il suo lavoro senza danneggiare nessuno, quindi la presa in giro ci sta bene, ma in questi forum leggevo cose che mi disgustavano e quindi decisi di abbandonarli.
Speravo di non trovare la medesima situazione nella blogsfera, ma purtroppo mi ero illuso, intendiamoci, grazie a questo spazio ho conosciuto tantissimi altri appasionati con i quali mi son trovato benissimi, ma nel mezzo si son presentati anche soggetti che hanno fatto dell'odio e della critica offensiva e gratuita la loro bandiera e personalmente ne ho fin sopra i capelli, sinceramente leggere certe cose ti fa passare la voglia di stare in questo spazio, così ho deciso di lasciare.
Lo stimolo ad andarmene e ha scrivere questo post me l'ha dato l'ultima diatriba nata in blogsfera sull'ultimo film di Von Trier, regista che a me non piace per niente e che effettivamente ho preso parecchio in giro in queste settimane, forse troppo, ho sbagliato anche io e me ne scuso, però se rileggete i miei post, vedrete che a parte storpiare un po il suo nome e qualche sfottò altro non ho fatto, di certo non mi sono MAI permesso di insultare i suoi fan, come invece è stato fatto per altri cineasti e relativi fan, su registi a me anche molto cari ho letto farsi del tipo "deve bruciare all'inferno", cioè ma scherziamo, per me un pedofilo deve bruciare all'inferno, i politici che hanno distrutto il nostro futuro devono buciare all'inferno non un regista che fa il suo lavoro, bello o brutto che sia, cioè per me Von Trier non deve bruciare all'inferno, Stephani Meyer o Lindsey Lohan non devono bruciare all'inferno, e ho citato alcuni nomi che mi fanno cagare a spruzzo, ma alla fine poveretti non ho nulla contro di loro, cioè non mi hanno fatto nulla, per altri nomi ho percepito un odio insopporabile, insensato e patetico e potrei continuare all'infinto con farsi che mi han fatto venire il vomito: "il suo cinema adatto agli allocchi che lo guardano" e non solo per registi, ma anche per film o serie tv, anche su queste ultime ho letto cose come "sta serie tv adatta solo agli idioti" serie che io guardo, quindi sentirmi dare dell'idiota solo perchè mi piace una serie, eh no, non mi sta bene, cioè dover sempre solo leggere critiche e insulti è una cosa che francamente mi ha stufato, ora voi potreste dirmi "ma che ti frega se il tal attore o regista viene insultato, a loro di certo non interessa e mica hanno insultato te" a parte che come ho evidenziato in quelle frasi, in maniera indiretta gli isulti sono arrivati anche ai fan, ma perchè amando il cinema e la musica sinceramente mi disturba dover leggere in contiuno frasi di quel tipo, gli sfottò ok ma gli insulti e cattiverie varie mi han rotto il cazzo, un freno tocca darselo e su questo discorso vi rimando al bellissimo post su Von Trier del mio collega/amico Caden, post che condivido in pieno e dove sono pure intervenuto.
Siccome tanto le cose non cambieranno mai ho deciso di darci un taglio, d'ora in poi userò internet solo per i download, per guardare i video e leggere le notizie che mi interessano, ma con i social network (di qualunque tipo) HO CHIUSO.

Ci tengo a precisare che questo mio post non vuole essere contro nessuno, voleva solo essere uno sfogo e un modo per spingere tutti alla riflessione.
Concludo salutando e ringraziando tutti i bloggers in gamba (e ce ne sono tanti) che ho conosciuto durante questo anno e mezzo, grazie per aver letto e commentato le mie recensioni.

UN ABBRACCIO

MYERS82

venerdì 16 maggio 2014

Godzilla

Titolo Originale: ID
Regia: Gareth Edwards
Sceneggiatura: Max Borenstein, Dave Callaham
Produttori: Jon Jashni, Mary Parent, Brian Rogers, Thomas Tull
Interpreti: Aaron Taylor Johnson, Bryan Cranston, Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche, David Strathairn
Anno: 2014
Nazionalità: USA, Giappone
Durata: 123 min. ca

Dopo decenni di silenzio la gigantesca creatura anfibia Godzilla viene risvegliata da degli scienziati che sperano di poterla usare come arma contro un altro antico mostro millenario che sta seminando panico e distruzione ovunque.
Tra le due creature sarà una guerra devastante e all'ultimo sangue.
 
 
Avevo un hype piuttosto alto, soprattutto visto l'enorme battage pubblicitario che c'è stato in questi ultimi giorni, ma ahimè sono costretto a dire che, almeno in parte, sono rimasto deluso, mi aspettavo decisamente di più, ero convinto che finalmente avremmo assistito al film definitivo su Godzilla e invece la pellicola di Gareth Edwards, che già con quella immane rottura di palle di "Monsters" mi aveva fatto storcere il naso, si conferma molto fumo e poco arrosto; intendiamoci, il film non è brutto, è ben girato, le scene di lotta tra i mostri sono sicuramente di impatto, la fotografia, soprattutto nelle scene buie è molto ben curata, la colonna sonora imponente ecc... insomma è un prodotto ben fatto, ma in ogni caso a fine visione si ha la sensazione che il tutto poteva essere meglio.
Vediamo perchè.
Prima di tutto, il film dura due ore esatte e se contiamo il minutaggio perfetto, Godzilla quanto sta in scena? 20 minuti? forse una mezz'oretta, ma non credo, cioè per mesi ci hanno invaso di trailer di immagini di interviste in cui non si faceva che sottolineare che questo era il grande ritorno di Godzilla..., mah, a me è parso un film in cui il lucertolone è un personaggio di contorno, i veri mostri sono quegli altri due i Mutu se non erro il nome, i quali, a dirla tutta non sono manco un granchè, sembravano i cugini spastici del bel mostrone di "Cloverfield" e sono loro che dominano per quasi tutto il film, si vedono di continuo anche perchè sono loro i cattivi e Godzilla il buono e anche quì storco il naso, ok anche nei vecchi films Godzilla pian piano diventava alleato degli umani, ma, correggetimi se sbaglio, nei primissimi era lui la vera minaccia, cioè perfino in quella ciofeca di Emmerich, lui è abbastanza incazzoso verso l'umanità e visto che questo film doveva essere un revival totale che omaggiava i primissimi film sul mostro, beh mi aspettavo che fosse lui la minaccia  principale, ma vabbè han voluto farlo buono, ma almeno fategli fare qualcosa cazzarola, cioè si vede poco e cosa fa? un paio di ruggiti, butta giù un paio di palazzi con la coda e sputa un po di fuoco dalla bocca, basta.
Quindi in pratica per quasi un'ora mi son ritrovato li nella poltrona del cinema a dire "dai Godzy arriva, spacca tutto" e dopo oltre un'ora arriva e non fa quasi nulla.
Altra cosa, ma quì forse è colpa dei trailer, il grande Bryan Cranston che si limita a fare un misero cameo di 20 minuti, mentre dai trailer te lo spiattellano come il protagonista, quando invece il protagonista è quel coglioncello dell'ex-Kick Ass, cioè hai un attorone come Cranston e gli fai fare una parte che quasi sembra una macchietta?
Dulcisi in fundo, quel finale sbrigativo che si tronca così, senza un perchè...
Insomma, come ho detto prima, gli aspetti positivi non mancano, ma purtroppo, almeno secondo me, sono in quantità inferiore rispetto a quelli negativi, quindi a detta di chi scrive il film arriva alla sufficenza, ma non di più ed è un vero peccato perchè questo film poteva e doveva essere meglio.

giovedì 8 maggio 2014

Matt Cordell, il braccio malvagio della legge, sta per tornare





In quanti si ricordano di questo omaccione sfigurato? In pochi immagino, perchè Matt Cordell, il mostruoso e cattivissimo sbirro zombi maniaco protagonista della trilogia di Maniac Cop non è mai stato trattato molto bene, soprattutto da quegli ebeti dei distributori italiani che fecero uscire nelle sale prima il secondo episodio e poi il primo (solo in Italia na roba del genere poteva capitare), mentre il terzo da noi manco arrivò nelle sale, ma solo in vhs.

Quindi una saga rimasta sempre nell'ombra quì nello stivale, il chè è un vero peccato perchè a detta di chi scrive, questa particolare trilogia merita un casino, soprattutto per la sua particolarità di essere una saga slasher che però si mischia al poliziesco in maniera assolutamente geniale.

Beh ora a distanza di 22 anni dalla sua ultima apparizione il nostro sbirro maniaco ritornerà con un remake.
Lo so lo so, ormai si fan solo remake e molti puristi li odiano a priori, io invece no, o almeno, dipende se fatti in un certo modo posso pure amarli, come mi è successo con diversi remake di horror famosi, ma a volte, pure a me certi remake fanno cagare e non nego che avrei preferito un vero e proprio "Maniac Cop 4", ma tant'è, ormai la moda è questa, però, almeno per ora, i primi nomi coinvolti non sono affatto male, partiamo subito dal produttore, che sarà nientemeno che Nicolas Winding Refn, si proprio lui il geniaccio danese che ci ha regalato perle di film come "Drive", "Solo Dio Perdona" e "Vallhalla Rising" e assieme a lui, sempre per la produzione non mancherà William Lustig, ovvero il regista di tutti e 3 i precedenti film della saga.
Alla sceneggiatura è stato scelto tale Ed Brubaker, che onestamente non so chi sia.
Stando a quanto detto da Refn il nome del regista che dovrà occuparsi di questo remake sarà rivelato durante l'imminente festival di Cannes, quindi aspettiamo e vediamo.
Sono felice, non posso negarlo, perchè erano anni che aspettavo un ritorno in sala del mitico Matt, boogeyman meno noto rispetto a un Freddy o a un Jason, ma che cmq io ho sempre amato fin da piccino quando in videoteca noleggiai le sue prime tre sanguinarie avventure, avventure che da un paio d'anni ho recuperato in dvd grazie alla Storm Video.
Ora non mi resta che aspettare e sperare che con questo riavvio della saga, i realizzatori facciano un buon lavoro.

lunedì 5 maggio 2014

Snowpiercer

Titolo Originale: ID
Regia: Bong Joon Ho
Sceneggiatura: Bong Joon Ho, Kelly Masterson tratta dal fumetto di Jacques Lob, Benjamin Legrand, Jean Marc Rochette
Produttori: Park Chan Wook, Tae Hun Lee, Steven Nam, Tae Sung Jeong
Interpreti: Chris Evan, John Hurt, Ed Harris, Octavia Spencer, Jamie Bell, Tilda Swinton, Luke Pasqualino, Kang Ho Song
Anno: 2013
Nazionalità: USA, Francia, Repubblica Cieca, Corea del Sud
Durata: 126 min. ca

Pianeta terra, anno 2031. Dopo una nuova e devastante glaciazione il mondo è ormai distrutto in una enrome morsa di gelo e ghiaccio, gli ultimi superstiti vivono all'interno di un treno dove alcune persone, i poveri, sono confinati in coda al treno e sono schiavizzati e sfruttati dai nobili che invece vivono in testa. Un giorno alcuni degli sfruttati decidono di ribellarsi a questa atroce situazione e scatenano una violenta ribellione.
 
 
Se ne sono dette di cotte e di crude su questo film, è stata la classica pellicola che ha diviso nettamente il pubblico a metà, il 50% lo ha detestato, mentre l'altro 50% è rimasto molto soddisfatto.
Con piacere dico che io sono tra quelli soddisfatti e anzi, proprio non capisco come mai in diversi lo abbiano stroncato; trovo che il lavoro del talentuoso Bong Joon Ho, reduce dal divertente "The Host" sia stato encomiabile sotto ogni punto di vista.
Sul lato tecnico il regista riesce a gestire benissimo sia la tensione che il senso di claustrofobia che la pellicola trasuda ad ogni scena, non solo, ma anche le sequenze puramente action sono favolose, nonostante si svolgano quasi tutte in spazi angusti questo non fa diminuire ne l'adrenalina ne la spettacolarità e il tutto è stato fatto con un budget non altissimo, insomma sequenze d'azione come queste si pappano a colazione la varie scene ultra sborone di robacce come "300" o "Noha", quindi, a parer mio basterebbe già questo per elogiare questa pellicola, ma non c'è solo l'azione e l'avventura che rendono interessante questo film, ma anche tutto il resto.
La vicenda seppur fantascientifica non è tanto fantasiosa, sul tema glaciazione, se l'umanità non si dà una regolata e non la smette di stuprare la natura prima o poi finiremo come i protagonisti del film e se dovesse succedere credo che, come accade oggi, le differenze tra classi sociali saranno abissali, ci saranno i potenti che schiaccieranno e sfrutteranno fino allo sfinimento i deboli e i poveri proprio come accade nella suddetta pellicola.
Tutta la parte finale è uno spettacolo, soprattutto il monologo finale di un sempre immenso Ed Harris, il quale pur essendo un tiranno mette l'eroe faccia a faccia con quella che ormai è una realtà "siamo tutti prigionieri", questa frase vuol dire veramente tanto e racchiude, a mio avviso, tutto lo spirito del film.
Poi arriva quel finale, quell'ultima inquadratura prima dei titoli di coda, che a me, personalmente ha garbato, mentre altri l'hanno criticata ferocemente.
Ottimo anche il cast, oltre il già citato Ed Harris, mi ha sorpreso molto l'ex-Capitan America Chris Evans, che una volta tanto la smette di fare il belloccio idiota, ma al contrario interpreta un anti-eroe cupo e tormentato, superlativa Tilda Swinton più viscida e crudele che mai, e notevoli anche John Hurt e Kang Ho Song, utilizzato già dal regista nel suo monster movie.
Insomma, a detta di chi scrive, ci troviamo davanti ad un film post-apocalittico davvero ben fatto e quindi invito coloro i quali non lo hanno gradito a spiegarmi il perchè, non per criticare ci mancherebbe, ma solo per confrontare le opinioni.

sabato 3 maggio 2014

Gimme Shelter

Regia: Ron Krauss
Sceneggiatura: Ron Krauss
Produttori: Ron Krauss, Jeff Rice
Interpreti: Vanessa Hudgens, Rosario Dawson, Brendan Fraser, James Earl Jones, Emily Meade, Ann Dowd
Anno: 2013
Nazionalità: USA
Durata 101 min. ca

Apple è una sedicenne incinta che fugge dalla madre violenta e tossicomane ed inizia a vagare per le strade alla ricerca del suo padre biologico, il quale, una volta incontrata, decide inizialmente di non prendersi cura di lei.
Per la giovane sventurata il calvario contiuna fino a quando, un giorno, viene soccorsa da un anziano prete che la porta in una comunità che accoglie le ragazze madri. Per la ragazza quel posto sarà la salvezza.
 
 
Se già con l'ottimo e sottovalutato "Cacciatore di donne" la giovane e bella Vanessa Hudgens aveva dimostrato di avere talento, in questo struggente dramma umano ne da un'ulteriore conferma.
Non lo dico tanto per dire o per esagerare, ma almeno secondo me, la sua performance dovrebbe essere seriamente presa in considerazione per i prossimi Oscar, perchè veramente toglie il fiato e commuove tantissimo, soprattutto nella parte finale.
Le varie e tragiche vicissitudini della sventurata Apple vengono rese alla perfezione dalla Hudgens ormai perfettamente a suo agio nell'interpretare ragazze borderline protagoniste di storie vere, si perchè come per il thriller con Cage e Cusak dove pure li Vanessa impersonava una ragazza sventurata e abbandonata da tutti, anche questa volta la storia che ci viene narrata è, purtroppo vera, il chè rende tutto ancor più drammatico, ma allo stesso tempo anche più emozionante.
La storia è raccontata senza mezzi termini, il regista Krauss mette a nudo tutto il degrado, tutte le umiliazioni e le sofferenze di cui sono vittime ogni giorno certe persone nella nostra cosiddeta società civilizzata, quindi assistiamo a scene altamente drammatiche che però vengono interrotte da momenti dolcissimi, ma mai retorici o melensi, il chè è un ulteriore pregio per il film perchè quando si trattano temi simili si può cadere spesso nel troppo buonismo, cosa che personalmente ritengo fastidiosa.
Ottimo anche il resto del cast, da un sorprendendte Brendan Fraser, ad un sempre mitico e rispolverato James Earl Jones fino ad una favolosa Rosario Dawson nei panni della folle e drogata madre della ragazza.
Una pellicola che ti resta dentro, da vedere sia per gustarsi del buon cinema e delle ottime performance, ma anche per riflettere.
Ovviamente quì in Italia non si è vista e, secondo me, mai la vedremo.