giovedì 12 dicembre 2013

Viva l'Italia

Regia: Massimiliano Bruno
Sceneggiatura: Massimiliano Bruno, Edorado Maria Falcone
Produttori: Fulvio Lucisano, Federica Lucisano
Interpreti: Michele Placido, Raoul Bova, Ambra Angiolini, Alessandro Gassman, Rocco Papaleo, Sarah Felberbaum
Anno: 2012
Nazionalità: Italia
Durata: 100 min. ca

L'onorevole Michele Spagnolo è un politico viscido e corrotto che davanti alle telecamere racconta solo bugie ai suoi elettori, un giorno viene colto da un colpo apoplettico, ripresosi, il poiltico è privo di ogni freno inibitore e quindi non può fare a meno di dire la verità e dice a tutti ciò che pensa, così facendo porta a galla tutte le bugie e schifezze della politica e dei politici che lo circondano, ma porta anche grande scompiglio all'interno della sua famiglia, soprattutto tra i suoi tre figli, Riccardo, Susanna e Valerio.


La commedia italiana è morta e sepolta, oggi i massimi esponenti di questo genere sono dei merdosi come quegli idioti dei soliti idioti, Checco Zalone, Christian De Sica e feccia varia, ma una volta ogni tanto, in certe rare occasioni qualcosa di buono, la commedia tricolore, è ancora in grado di offrire.
Ne è l'esempio questo geniale e gradevolissimo film di Massimiliano Bruno, l'ex mitico Martellone della strepitosa saga cult "Boris", una delle poche fiction italiane davvero di valore.
Il regista mette in scena senza troppi fronzoli o ipocrisie quello che è diventato il nostro paese oggi: politici corrotti, leggi che non esistono, raccomandazioni e ingiustizie verso le fasce più deboli, ovvero noi cittadini comuni, noi che viviamo nell'era del precariato, noi che a stento arriviamo alla fine del mese, insomma storia ormai vecchia, ma terribilimente attuale e la pellicola in questione analizza il tutto con un ironia pungente, ma mai banale o volgare, il personaggio dell'onorevole Spagnolo, interpretato da uno straordinario Michele Placido è davvero lo specchio dello schifo che ci governa, un uomo che davanti alle telecamere parla di onore, famiglia e valori, ma poi prende le mazzette, va con le troie e se ne frega altamente di sua moglie e dei suoi tre figli, i quali per colpa sua e della sua assenza non si parlano più da anni, ma che a causa del suo colpo apoplettico saranno costretti a rincontrarsi e cercare di risolvere vecchi rancori mai assopiti.
Con questo film si ride di gusto in alcune scene, ma si prova un grande senso di desolazione e tristezza in altre e in questo Bruno è bravissimo perchè riesce a calibrare perfettamente il lato comico con quello drammatico.
Anche il resto del cast se la cava bene, oltre al già citato Placido c'è Alessandro Gassman, che ovvio non è ai livelli eccelsi di papà Vittorio, ma dimostra comunque di essere un bravo attore, poi ci sono Raoul Bova e Ambra Angiolini i quali, soprendentemente regalano una performance tutto sommato discreta.
Quindi, non si può certo affermare di trovarsi davanti ad un capolavoro della commedia italiana, ormai capolavori all'interno di questo genere non credo ne vedremo mai più, ma rispetto a tutta la merda defecata dai cervelli bacati di Mandelli, Parenti, Vanzina e lerciume vario, che coi loro filmacci portano come esempio proprio i raccomandati e i corrotti dipingendoli come eroi positivi, questa validissima commedia di Bruno sputtana chi si merita di essere sputtananto e offre oltre alle risate anche diversi spunti di riflessione, e di questi tempi non è certo poco.

6 commenti:

  1. Non l'ho visto e quindi non posso giudicare, ma mi ispira davvero poco...

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    1. fidati, è un buon film, intelligente, amaro e ben fatto, x me vale la pena

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  2. L'ho apprezzato anche io. La sola cosa è che un lieto fine per questo merdume non riesce ad essere credibile. Ma chi lo sa, magari sputtana e al tempo stesso lascia sperare...? "Speriamo". Bravo Bruno!!! ;-)

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    1. si è quello che ho pensato anche io la prima volta che l'ho visto, spero che quel finale, possa dare speranza ad un paese ormai sull'orlo del baratro

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  3. Piaciuto anche a me, come già sai..

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