mercoledì 29 gennaio 2014

The Counselor - Il procuratore

Titolo Originale: The Counselor
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Cormac McCarthy
Produttori: Ridley Scott, Paula Mae Schwartz, Steve Schwartz, Nick Wechsler
Interpreti: Michael Fassbender, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Javier Bardem, Brad Pitt
Anno: 2013
Nazionalità: USA, Regno Unito
Durata: 117 min. ca

Un giovane e ambizioso procuratore si mette in affari con dei loschi trafficanti e finisce coinvolto in una sanguinosa faida per il controllo del traffico di stupefacenti.
Per il procuratore e per tutte le altre persone coinvolte è l'inizio di un incubo.
 
 
Aspettavo al varco questa nuova fatica di Ridley Scott, il quale doveva farsi perdonare quello scempio, aborto di "Prometheus", film che io considero un vero e proprio insulto alla stupenda saga di "Alien" e alla mitologia del suo mostruoso protagonista e ieri mentre, spaparanzato sul divano (non al cinema per fortuna) guradavo questa cagata immonda mi chiedevo tra me e me, "ma che cavolo è successo a Scott?".
Credo che questa domanda non avrà mai una risposta, per il momento posso solo dire che questo "Procuratore" è uno dei film più ridicoli e indecenti di questa stagione cinematografica, nonchè il peggior film di Scott.
Questa è una pellicola nella quale non funziona niente, ma per niente intendo niente, anche il cast, validissimo è usato male, gli attori sono spaesati, forse perchè anche loro sono imbarazzati dalla bruttezza del film, dai dialoghi inutili e patetici il chè è triste se si pensa che lo script (?) è stato curato da McCarthy, il quale come scrittore se la cava piuttosto bene, ma come sceneggiatore è un vero cane e in questo film pare abbia voluto fare il Tarantino di bassa lega con dialoghi lunghissimi, ma a differenza di quelli del Maestro Quentin, il quale fa sempre dei dialoghi il maggior punto di forza delle sue pellicole, questi sono insensati e a tratti comici involontari, così come sono comiche e ridicole alcune scene, su tutte quelle della Diaz che si scopa l'automobile di Bardem, da far cascare le braccia e non solo quelle.
La pellicola procede lentamente fino ad un finale monco e tirato per i capelli, ogni tanto c'è qualche scena di violenza efficace (una su tutte) ma non è abbastanza per sollevare il film da una disarmante mediocrità.
E' triste da dire, ma credo proprio che ormai Ridley Scott ce lo siamo giocato e questo lo si può notare anche dai suoi progetti futuri ovvero i sequel di "Prometheus" e "Blade Runner", mamma mia.
A causa di impegni lavorativi non ero riuscito ad andare a vedere questo film al cinema e ringrazio il fato perchè se avessi dovuto spendere 8 euri per sta mondezza credo che avrei fatto oscurare il cielo dalle bestemmie che avrei tirato.

domenica 19 gennaio 2014

Lo sguardo di Satana - Carrie

Titolo Originale: Carrie
Regia: Kimberly Peirce
Sceneggiatura: Lawrance D. Cohen, Roberto Aguirre Sacasa, tratta dal romanzo di Stephen King
Produttore: Kevin Misher
Interpreti: Chloe Grace Moretz, Julianne Moore, Gabriella Wilde, Judy Greer, Alex Russell, Zoe Belkin
Anno: 2013
Nazionalità: USA
Durata: 100 min. ca

Carrie White è una timida liceale oppressa da una fanatica madre bigotta e vessata giornalmente dai compagni di scuola. Un giorno la ragazza scopre di avere dei poteri telecinetici, poteri che deciderà di usare a suo favore per vendicarsi di tutti coloro che le hanno reso la vita un inferno.


Senza ombra di dubbio l'originale diretto da De Palma sta diverse spanne sopra, tuttavia non capisco tutto l'astio e le pesanti critiche che questa pellicola si è attirata addosso, a mio modesto parere ci troviamo davanti ad un buon remake che cerca di raccontare la medesima storia raccontata sulla carta dal mitico King e su pellicola da De Palma, attualizzando il tutto e lo fa con intelligenza apportando quelle piccole modifiche che, a mio modo di vedere ci stanno a pennello.
Il disagio della giovane Carrie, in questa nuova versione, viene reso ancora più opprimente dal momento che le perfide compagne di scuola usano l'arma di internet per umiliare la povera ragazza, il rapporto con la madre fanatica è alquanto disturbante e lo spettatore stesso si sente oppresso e in trappola.
Una differenza sostanziale tra questa versione e l'originale è che Carrie, pur timida e impaurita, riesce comunque a tenere testa alla crudele matriarca, il che come scelta è azzeccata essendo il film ambientato al giorno d'oggi e non 30 anni fa; oggi anche la più timida e indifesa delle ragazze avrebbe comunque più coraggio e se vogliamo sfrontatezza davanti ai divieti di un genitore.
Anche la scena iniziale del parto mi è piaciuta assai poi ovviamente i difetti non mancano a cominciare dall'impronta un po troppo "teen" che la Peirce conferisce alla pellicola rendendola appunto inferiore a quella originale, la quale, pur avendo ugualmente come protagonisti dei teen agers riusciva comunque a restare un tipo di horror adulto e indirizzato esclusivamente ad un pubblico appunto adulto e non adolescente.
Va però detto che almeno sul cast, le due pellicole lottano ad armi pari perchè se prima avevamo le brave Piper Laurie e Sissy Spacek, ora abbiamo le altrettanto grandi Julianne Moore, inquietante, folle e perfettamente adatta al ruolo della madre e la giovane ma già talentuosissima Mortez, che abbanondati i panni di Hit Girl regala una performance di tutto rispetto interpretanto benissimo la fragile, ma pericolosa Carrie, quindi sotto questo punto di vista non c'è che da restare soddisfatti.
In conclusione, posso anche essere d'accordo con chi dice che questo film sia inutile, ma almeno è un inutile ben fatto e ben curato, ad esempio prima del film hanno passato il trailer del remake di "Robocop" e quello si, che almeno a naso sembra essere davvero un filmaccio, mentre questa nuova versione del romanzo del Re io, personalmente, l'ho trovata piacevole. 

giovedì 16 gennaio 2014

Maniac

Titolo Originale: ID
Regia: Franck Khalfoun
Sceneggiatura: Alexandre Aja, Gregory Levasseur
Produttori: William Lustig, Alexandre Aja, Thomas Langmann
Interpreti: Elijah Wood, Nora Arnezeder, America Olivo, Bryan Lugo, Megan Duffy
Anno: 2012
Nazionalità; Francia, USA
Durata: 89 min. ca

Frank è un giovane che lavora in un negozio di manichini, ma in realtà è uno spietato serial killer che uccide e scotenna giovani donne. Un giorno incontra la dolce Anna e se ne innamora subito, cercando di reprimere i suoi perversi e folli istinti, Frank inizierà a frequentare la ragazza, ma la sua natura di sadico assassino prenderà il sopravvento.


Visto che è di qualche giorno fa la notizia che il suddetto film arriverà in Italia ad aprile, distribuito dalla Movie Inspired, ma solo per il mercato home video (soliti distributori italiani del cazzo) ho deciso intanto di recuperare la versione subbata perchè ero veramente molto curioso di visionare questa pellicola e ora che finalmente l'ho fatto posso dire che appena uscirà il dvd lo agguanterò al volo perchè le mie buone impressioni hanno trovato conferma, questo remake è una bomba e, a parer mio, nettamente superiore all'originale, il quale non era brutto, ma nemmeno lasciava il segno, diciamo che è un film che ho sempre ritenuto sopravvalutato.
Questa nuova versione è meglio in tutto: per cominciare la scelta del protagonista, se prima avevamo il bravo e compianto Joe Spinnell, ora il folle Frank è impersonato dall'ex Frodo Elijah Wood, il quale fa un lavoro a dir poco superlativo, risultando assai più inquietante, ma soprattutto più complesso del Frank originale soprattutto perchè quest'ultimo era palese e forse anche più banale dato che Spinnell era il classico omaccione brutto, sporco e peloso, per carità era azzeccato, ma ho trovato geniale mettere Wood che è l'esatto opposto, piccoletto, pulito e dal viso angelico, un viso che tuttavia inquieta moltissimo, quello sguardo, quegli occhi azzuri spenti nei quali brilla la luce della follia, insomma tutte caratteristiche che rendono questo Frank molto più accattivante.
Altra cosa molto interessante è la tecnica con cui il film è stato girato, ovvero tutto (o quasi) in prima persona, tutto con gli occhi folli di Frank, noi spettatori siamo lui, vediamo ciò che vede lui, assaporiamo l'odore del sangue e fissiamo gli occhi terrorizzati della vittima, perchè noi siamo Frank, questo aspetto è veramente gagliardo.
Sono pochissime le scene in cui la cinepresa riprende Frank, solo in un paio di omicidi e nelle poche scene in cui il protagonista è "felice" quindi nelle scene in cui è in compagnia della dolce Anna, l'unica che riesce a dare felicità e tranquillità al tormentato killer, si perchè questo Frank è l'emblema del mostro/vittima, si ha paura di lui, si prova repulsione, ma allo stesso tempo si prova una grande tristezza, si nota come questa persona tenti disperatamente di non essere malvagio, tentativi inutili perchè i traumi subiti nell'infanzia hanno trasformato irrimediabilmente Frank nel mostro che è ora, i flashback con la madre prostituta sono davvero un pugno allo stomaco, così come le scene degli omicidi, davvero crudi e ultra splatter.
Il finale è enigmatico, ma molto affascinante nella sua brutalità e l'ultima inquadratura prima dei titoli di coda non chiarisce nulla, si  resta col dubbio, io almeno sono rimasto col dubbio, ma va bene così, gli spiegoni non sempre sono necessari.
La sceneggiatura è curata dal duo Aja/Levasseur mentre la regia è affidata al promettente Franck Khalfoun, regista da me molto apprezzato per il sottovalutato ed efficace "-2 livello del terrore", che con questo film dimostra ancora una volta di saperci fare eccome, infatti attendo fiducioso altri suoi lavori.
In conclusione mi sento di mandare a fare in culo, come al solito, i nostri distributori che fanno arrivare con due anni di ritardo e solo in home video un gioiello come questo e mi sento di consigliare caldamente la visione a chi ancora non avesse visto questo gran bel film che dimostra, ancora una volta, che non sempre i remake sono inferiori all'originale.

giovedì 2 gennaio 2014

Classe 1999

Titolo Originale: Class of 1999
Regia: Mark L. Lester
Sceneggiatura: Mark L. Lester, C. Courtney Joyner
Produttore: Mark L. Lester
Interpreti: Bradley Gregg, Traci Lin, Stacy Keach, Malcolm McDowell, Pam Grier, John P. Ryan, Patrick Kilpatrick, Joshua Miller
Anno: 1990
Nazionalità: USA
Durata: 99 min. ca

Seattle 1999, la città è ormai una zona di guerra e le strade sono un dominion incontrastato di violentissime bande di giovani criminali i quali hanno trasformato la scuola in un campo di battaglia, il preside Langford decide così di ricorrere ad estremi rimedi e si rivolge ad un losco scienziato il quale gli programma tre cyborg dall'aspetto umano per andare ad insegnare nella scuola e al tempo stesso tenere a bada i giovani criminali. All'inizio tutto sembra andare bene, ma poi i tre robot vanno in corto circuito e iniziano ad ammazzare studenti a caso.


Ho deciso di iniziare il nuovo hanno con la recensione di un cult della mia infanzia.
Credo che tutti quelli della mia età abbiano visto questo grande film, io lo scoprii in videoteca e me ne innamorai subito ed è uno di quei film che fanno riaffiorare in me tanti ricordi è uno di quei film con gli effetti speciali plasticoni e in stop motion che fanno mangiare la polvere a quella merda del digitale ed è, a parer mio, uno dei migliori film sui cyborg dopo Terminator.
Reduce dal successo del divertente "Commando", Mark L. Lester, regista ormai perso negli z movie più aberranti, ci regala un piccolo cult carico di adrenalina e violenza inarrestabile, ma anche di personaggi davvero ganzi, su tutti il giovane protagonista Cody (quel Bradley Gregg che qualche anno prima era stato affettato da Freddy nel mitico "Nightmare 3") ex delinquente che cerca di rigare dritto, ma che viene travolto prima dalla violenza e dal dregado dei suoi compagni e dei suoi due fratelli, ancora invischiati nel mondo della droga e della delinquenza e poi dalla ferocia dei tre spietati Cyborg, ma anche i personaggi di contorno sono ottimi, sia gli amici sbandati di Cody che i tre robot assassini impersonati dal mastodontico Kilpatrick, dal compianto Ryan e dalla mitica Pam "Jackie Brown" Grier, per non parlare dei due "anziani" della situazione ovvero un luciferino Stacy Keach e un attempato, ma sempre superlativo Malcolm McDowell.
Dal punto di vista dell'azione il film è girato da Dio, le sequenze degli inseguimenti e delle sparatorie tra gang sono l'orgasmo di ogni amante dell'action e per quanto concerne la violenza, beh c'è davvero di che gioire soprattutto nell'ultima mezz'ora finale, dove il film da sci-fi/action assume anche qualche tinta horror (il chè non può che essere un punto a suo favore), principalmente nelle scene in cui i tre robot si manifestano in tutta la loro "bellezza" e ferocia.
Il film è un b-movie? Si, senza dubbio, ma quel tipo di b-movie, talmente genuino, volutamente rozzo e a modo sue geniale, che si trasforma in un grande film, un film che forse all'uscita non venne apprezzato del tutto, ma che col passare del tempo è diventato un punto di riferimento per tutti i cazzoni amanti delle tamarrate come il sottoscritto.
Oggi purtroppo non si fanno più film così, se fosse stato fatto oggi sarebbe stato molto più corretto, patinato e pieno di merdosissima cg e quando penso a pellicole come questa di Lester mi scende sempre una lacrimuccia perchè non posso non pensare alla mia infanzia e a quanto mi divertivo con film come questo.
Avevo la vhs e sono anni che aspetto che venga rifatta una versione dvd decente, si perchè dovete sapere che i nostri distributori hanno avuto la "splendida" idea di editare il dvd con un nuovo aberrante doppiaggio, ma io mi chiedo perchè sono così idioti?
Se un domani qualche anima pia tipo la Pulp Video lo acquisterà e lo farà uscire con l'audio originale lo comprerò al volo, altrimenti lo manterrò vivo nella mia mente tramite quella cosa bella, ma anche triste, che sono i ricordi.